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Primo Tirocinio

Per poter svolgere il tirocinio è necessario essere in possesso dell' attestato sul Corso di Formazione GENERALE sulla sicurezza del lavoro. 

- Il corso può essere svolto in modalità e-learning qui: corso sulla sicurezza

 

Il primo tirocinio corrisponde a 6 CFU :

- una parte in aula (2 CFU) propedeutica e obbligatoria, n. 5 incontri, due di preparazione e tre di incontro con professionisti provenienti da tre settori e collocazioni organizzative diverse.

Vengono organizzate due cicli di incontri in aula ogni anno accademico, uno al I semestre e uno al II semestre. Nella sezione news dell'home verranno comunicate le date degli incontri, non appena disponibili. La frequenza agli incontri è obbligatoria e necessaria  per l’accesso al percorso di tirocinio del II anno. Questi incontri sono infatti finalizzati a monitorare le singole carriere universitarie, a verificare le esperienze precedenti, a chiarire dubbi e incertezze, a sollecitare una riflessione ed esplicitazione degli obiettivi personali e delle esigenze formative, anche in relazione ad un futuro argomento di tesi, nonché a presentare la modulistica e gli obiettivi delle esperienze di tirocinio. Al termine del percorso è prevista la redazione di un elaborato finale a piccoli gruppi con riflessioni personali singole, che andrà a confluire nella relazione finale di tirocinio.

- attività di tirocinio (4 CFU) corrispondenti  a 140 ore presso Ente convenzionato. Questa parte deve essere svolta nei tempi e negli orari concordati con l’assistente sociale, tutor aziendale,  secondo le modalità descritte nella scheda del progetto formativo di tirocinio.

Esami propedutici

Per l’accesso al tirocinio bisogna aver acquisito 81 CFU e in particolare sostenuto e superato i seguenti esami propedeutici:

  • Principi e metodi del servizio sociale
  • Laboratorio di motivazione professionale, conoscenza dei servizi e scrittura

Obiettivi specifici

Il primo tirocinio si focalizza, in termini di apprendimento, sulla conoscenza e approfondimento del rapporto tra problematiche e risorse, percorsi e funzionamenti rintracciabili nelle singole storie di vita. Lo studente in tirocinio si dovrebbe poter confrontare sia con i processi di categorizzazione delle situazioni sia con i processi di differenziazione e individualizzazione della singola storia, entrambi necessari allo sviluppo di competenze organizzative e relazionali. La presa in carico degli utenti e delle loro relative problematiche sarà oggetto di specifico interesse del secondo tirocinio che sarà svolto al III anno, e solo marginalmente trattato nel primo, non rientrando negli obiettivi formativi di questo periodo di tirocinio.

Il primo tirocinio ha obiettivi formativi in tre macro-aree di competenza:

- Area sociale ed istituzionale relativa alla conoscenza del contesto ambientale, istituzionale e organizzativo dei servizi in cui si svolge l’esperienza. Aspetto importante dell’esperienza riguarda in particolare la conoscenza dei percorsi di accesso al servizio da parte degli utenti e delle modalità di accoglienza e di segretariato sociale.

- Area relazionale riguardante gli aspetti motivazionali, la dimensione emotiva e la dimensione etica del processo di aiuto.

- Area tecnico-metodologica: nel corso di questa esperienza lo studente, dopo aver sviluppato conoscenze di contesto e aver sperimentato strumenti di lettura, può avvicinarsi ai contenuti propri della professione attraverso lo studio e l’analisi della documentazione con particolare attenzione alle “storie di vita”. Lo studio di storie di vita di utenti e del loro rapporto con i servizi dovrebbe consentire di riconoscere percorsi  e traiettorie tipizzate e contemporaneamente individuare particolarità e specificità delle singole situazioni.

 

Elaborato Finale

Al termine dell’esperienza di tirocinio lo studente dovrà produrre un relazione finale secondo lo schema proposto. La relazione finale deve essere firmata dall’assistente sociale supervisore e costituisce un momento importante di riflessione sull’esperienza nel suo complesso, sui comportamenti tenuti, sulle difficoltà incontrate e sulla conoscenza del contesto in cui il tirocinio si è svolto. Questo report costituirà uno degli elementi fondanti della discussione finale d’esame.

Lo studente, nella stesura della relazione, dovrà porre attenzione, oltre alla completezza delle analisi e riflessioni sugli obiettivi del tirocinio, anche alla forma espositiva. Non potrà aver luogo la discussione dell’elaborato presentato se questo, nella forma e nel contenuto, non è ritenuto idoneo.

 

 

 

ULTIMO AGGIORNAMENTO

23.06.2023

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